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Veder volare le… sfarfalle!

Altro post, altro problema risolto! 😀

“Quale?”, direte voi. Beh, da un po’ di tempo il mio monitor CRT “sfarfallava” in una maniera pazzesca. A volte non si notava, ma spesso dava fastidio agli occhi.

Tutto è successo in concomitanza con l’acquisto (per modo di dire… ma è storia lunga) della nuova scheda video, una ATi Radeon HD 3850 AGP (versione della Sapphire), con 512 MB di memoria. Da quel momento, lo schermo del monitor ha cominciato a tremare. A nulla sono valse le prove di spostare o addirittura allontanare gli altoparlanti (magari era un effetto magnetico…) nè le varie prove di smagnetizzazione e “degaussing“.

Stavo uscendo pazzo. E mi sono arreso… Ho detto: “Sta partendo il monitor…” 😦

Poi ieri mio padre mi porta un nuovo monitor CRT (gliel’avevo chiesto proprio perchè il monitor, secondo me, stava per andarsene). Collego, accendo il PC e… stessa storia! Oh mio Dio, ma che diamine è?!?

Di botto m’incavolo, apro il Catalyst Center e mi metto a smanettare. Mi dico: “Ci sarà qualcosa che mi riduca ‘st’effetto, o che me lo copra, sennò mi partono gli occhi!”.

D’un tratto guardo un’opzione, la più utile e la più usata, quanto la più banale: la frequenza d’aggiornamento. Era messa sempre a 60Hz. Con la vecchia accoppiata monitor-scheda video (era una GeForce FX 5200) non avevo problemi, e non osavo alzarla per paura che mi si bruciasse il monitor; con l’inserimento della nuova scheda è iniziato lo sfarfallamento.

Molti potranno dire “ma dai, si sa!”… Beh, io non lo sapevo! Non sono masochista! 😛

Adesso è tutto a posto, ho alzato la frequenza a 85Hz (l’avevo messa anche a 100, per prova, ma il monitor si sarebbe bruciato, se l’avessi tenuta!) e non ho più problemi.

Spero vi sia utile! 🙂

P.S. Noto solo ora che su Wikipedia, al link sulla frequenza d’aggiornamento che v’ho segnalato, c’è pure scritto: “Sui display CRT più si aumenta la velocita di refresh più si diminuisce lo sfarfallamento dell’immagine defaticando così l’occhio”. Bella roba…

Autore:

Rigidamente flessibile, con il cuore legato al passato e le mani immerse nel futuro presente.

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